Formazione

Dal diluvio droga vi salva l’Arca

Cosa fa il Progetto Arca

di Antonietta Nembri

Dopo anni di volontariato per le strade di Milano e alla Stazione Centrale, nel 1994 arriva un invito dal Comune di Milano di realizzare un Pronto intervento per i tossicodipendenti senza fissa dimora. E alcuni volontari danno vita a ?Progetto Arca?, un?associazione che nasce appunto dall?unione di alcuni amici che erano accomunati dall?impegno cosiddetto di ?bassa soglia?, direttamente sulla strada. «Alcuni di noi», dice Alberto Sinigallia, presidente dell?associazione «hanno alle spalle l?esperienza del centro di Fratel Ettore alla Stazione Centrale. Io invece lavoravo al Ceas che del resto all?inizio della nostra esperienza ci ha dato una mano». Dopo due anni trascorsi in una struttura di via Ascanio Sforza data in comodato gratuito dal Ceas, l?associazione si è trasferita nella sua attuale sede dove ha la possibilità di accogliere quindici persone (uomini e donne) in un centro residenziale dove possono rimanere da una settimana a due mesi. «Quando un tossicodipendente decide di smettere e vive in strada, ha molte più difficoltà degli altri ecco», spiega Alberto Sinigallia. «Noi siamo il luogo nel quale inizia a disintossicarsi, noi gli forniamo un?assistenza medico sanitaria in attesa dell?ingresso nella comunità terapeutica». Al Progetto Arca aderiscono circa 130 soci, quelli attivi prima di operare seguono dei corsi di formazione, al centro collaborano anche cinque obiettori di coscienza. La scheda NOME  PROGETTO ARCA INDIRIZZO  via San Giovanni alla Paglia, 7 20124 – Milano TELEFONO   02/66982205 RESPONSABILE   Alberto Sinigallia SCOPO   Pronto intervento,accoglienza di tossicodipendenti senza fissa dimora, primo approccio prima della comunità ANNO DI NASCITA  1994


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